La XVI edizione del festival TESTIMONIANZE RICERCA AZIONI si apre all’insegna della parola RICERCA.
Che la ricerca rappresenti la parte occulta della creazione non vuol dire che sia qualcosa di separato dal reale, che non riguardi tutti. È l’esatto opposto. Dobbiamo essere chiari su questo, dobbiamo ripeterlo e affermarlo con forza. Chi fa ricerca nell’arte (e in tutte le attività umane) garantisce a chiunque la legittimità della propria posizione e del suo superamento, prevede inevitabilmente che la verità sia un concetto da attraversare e ridiscutere e come tale non esista in termini assoluti. Se di valori è opportuno parlare, il valore che ispira ogni ricerca è totalmente, intrinsecamente e mai demagogicamente democratico, anche in considerazione degli esiti più radicali. Anzi, proprio gli esiti più radicali ci danno la misura di quanto la ricerca sappia andare a fondo nel confronto con la vita, rilanciando sempre un nuovo (ma se volete anche antichissimo) approccio alla conoscenza.
La ricerca è il lavoro indefesso che mette in relazione quanto è vivo della tradizione con il presente, è il conflitto costante tra lo stato delle cose e l’inconsistenza del tempo, rappresenta per gli artisti l’occasione di valicare se stessi in un confronto critico e definitivo tra la storia e la propria visione del mondo. L’opera ne è una traccia, effimera, potente ma sempre fallita, non una verità ma il passaggio, ci ricorda una certa linea di pensiero, verso il nulla. E proprio per questo la ricerca nell’arte è uno dei modi per confrontarsi con le questioni fondamentali di una e, soprattutto, più culture, per intercettare, approfondire e ridisegnare le trame di ogni linguaggio ed evento del contemporaneo.
PROGRAMMA
29 ottobre - 29 novembre 2025










