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La parte maledetta. Carmelo Bene

La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro è un ciclo di film-documentari dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura che nel loro lavoro hanno messo in crisi il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline: le arti per la scena, la filosofia, l’idea stessa di performatività si rivelano così per quello che sono, una serie di rappresentazioni che interrogano senza compromessi il presente.

Tra le figure più controverse del Novecento teatrale, Carmelo Bene racconta i fondamenti della sua arte e il conflitto irrisolvibile col sistema del teatro e della cultura. La sua parte maledetta riguarda il paradosso della creazione nel teatro come nel cinema, nella musica e nella poesia, ovvero l’inevitabile incompiutezza dell’opera rispetto a quanto si può intuire e vivere oltre la letteratura, il linguaggio e la rappresentazione. Il film, attraverso le sole parole di Carmelo Bene, si addentra nel paradosso dell’irrappresentabilità, evocando i grandi temi della filosofia (ispirati da Schopenhauer, Nietzsche e Giorgio Colli tra gli altri) illuminanti per il mondo del teatro e dell’arte più in generale.

Regia Clemente Tafuri
Con Valentina Beotti, Margherita Fabbri, Daniela Paola Rossi
Musiche originali Teatro Akropolis
Fotografia e montaggio Clemente Tafuri, Luca Donatiello, Alessandro Romi
Riprese e audio Luca Donatiello, Alessandro Romi
Si ringrazia RAI Teche, Archivio Carmelo Bene
Una produzione
Teatro Akropolis, AkropolisLibri (2024)
Durata 53′

La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Carmelo Bene non è un documentario ma molto di più. Entra nel cuore politico e filosofico di una ricerca che ha scosso la scena italiana e non smette ancora di generare onde di conoscenza.
Walter Porcedda – Gli Stati Generali


Documentario o fiction, ovvero come si direbbe nei tempi corrente biopic, sono definizioni non necessarie e anche limitanti per questo racconto cinematografico […]. Ci auguriamo possa molto circolare, nelle sale, nei teatri o, perché no, nelle scuole, anche ad alimentare il sistema sanguigno di un teatro italiano molto propenso, anche per convenienza, a ‘dimenticare’ dopo aver ‘divorato’ come Saturno i suoi figli migliori.
Maria Dolores Pesce – Gagarin Orbite Culturali


Il film non racconta, ma invita a confrontarsi con il paradosso che Carmelo Bene ha sempre posto al centro della sua ricerca: la crisi della rappresentazione. […] In conclusione non solo un film su un artista, ma un viaggio nelle possibilità dell’arte stessa, un invito a sostare nel mistero e a riscoprire il teatro come spazio di interrogazione e di sussulti. Una testimonianza potente, che dialoga con il passato per illuminarne le ombre e per proporre una visione necessaria al nostro presente.
Davide Sannia – Krapp’s Last Post


Film, quello di Tafuri, che dà massima testimonianza di una dépense energetica inutile e, come piacerebbe a Bataille, sovranamente gratuita. […] In un baluginare, tra luci e ombre, di drappi fluttuanti in pieghe barocche, la proiezione è percepibile come un di-vertere incessante di uno spazio nel suo altrove.
Viana Conti – Segnonline

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