Ore 20.30
Davide De Lillis
T9
60′ – Prima assoluta

T9 è un progetto di videoarte che coinvolge alcuni degli artisti impegnati con TIR Danza in processi di ricerca e produzione: Alessandro Carboni, Nicola Galli, Giuseppe Vincent Giampino, Igor x Moreno, Manfredi Perego, Cristina Kristal Rizzo, Davide Valrosso. A partire dal distanziamento imposto dall’emergenza Covid-19, Davide De Lillis e gli artisti di TIR Danza hanno collaborato da remoto sperimentando diversi linguaggi — danza, performance, arti visive, musica — intessendo elementi della loro attuale ricerca con riflessioni più personali, con l’obiettivo di produrre dei video-ritratti. La proiezione sarà presentata nell’ambito di un incontro-spettacolo con Davide De Lillis, Nicola Galli e Fabio Acca (direttore artistico di TIR Danza).
Concezione e direzione artistica del progetto: Davide De Lillis | Produzione: TIR Danza | Coproduzione: Teatro Akropolis
Davide De Lillis è coreografo, danzatore, videoartista. Dopo aver studiato teatro e danza contemporanea in diverse scuole in Italia, collabora con la coreografa Alessandra Luberti e il regista Claudio Collovà. Prosegue la sua ricerca artistica a Berlino fondando i gruppi di arti performative 77 Stolen Fish e ¿Che.Ne.So?, i cui lavori sono presentati in diversi festival in Europa e USA. Nel 2016 consegue il Master in Live Art presso l’ Università di Lincoln (UK). Dal 2012 collabora come interprete con l’artista Tino Sehgal in tour in Europa, Marocco, Russia e Giappone con diversi lavori. Nel 2015 crea, in collaborazione con Julia Metzger-Traber e The Seeds of PossAbility, il dance-film-documentario Rhizophora. Nel 2018 crea, insieme allo stesso gruppo, silhouettes, già vincitore del Team Award presso il Klappe Auf! Festival di Amburgo. Dal 2016 al 2018 co-organizza e cura il festival di arti performative CALA Festival.
Masque teatro
LUCE
16′

LUCE è una performance per Tesla Coil e CO2. LUCE è liberazione dell’atto. È una bestia favolosa. Il corpo e quindi il suo avatar, la figura evanescente, traggono dalla forma serpentina del fulmine la loro ispirazione. Nella contorsione la figura cede a un movimento enigmatico, senza inizio né fine. L’indecidibilità della postura — la figura è sospesa su un totem a cui dardeggiano macchine di fulmine — è condizione di levità e nel contempo di forza. A lei non si richiede altro: funzionare, sempre.
“È proprio l’intensità pura dell’energia che scaturisce dalla macchina ciò che meglio è in grado di descrivere la potenza dell’universo generato da Masque nella propria ricerca.”
(Sara Baranzoni – Artribune)
Ideazione e macchine: Lorenzo Bazzocchi | Con: Eleonora Sedioli | Tecnica: Angelo Generali | Elettronica: Matteo Gatti | Produzione: Masque teatro
Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro percorso si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra discorso filosofico, creazione di prodigiose architetture sceniche e ruolo della Figura. Nel 1997 ricevono il Premio Gabbiano d’argento al Festival Anteprima Cinema Indipendente Bellaria e il Premio Produzione al Festival Riccione TTV. Nel 2000 ricevono il Premio Speciale Ubu per il progetto Prototipo e nel 2002 il Premio Francesca Alinovi all’attività artistica. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide. Nel 2014, insieme ai filosofi Carlo Sini e Rocco Ronchi, danno vita a Praxis. Scuola di Filosofia.