Si definisce […] un’altra prospettiva, quella cioè di lavorare al contempo anche su quella parte costitutiva di un processo artistico più legata alla cultura, all’immagine, la parte che definiamo letteraria. Essa diventa la materia per altre forme attraverso cui intraprendere un diverso percorso d’arte e di conoscenza, quello che passa attraverso l’altro corno del bivio, attraverso la parte maledetta.
(Clemente Tafuri, David Beronio, La parte maledetta, in Teatro Akropolis. Testimonianze ricerca azioni XI, pp. 121-122)
La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, il nuovo progetto di Teatro Akropolis, prevede la realizzazione di un ciclo di film-documentari dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della cultura che, percorrendo strade spesso molto distanti tra loro, sono arrivati a mettere in crisi l’idea stessa di scena e di performatività. Sono arrivati cioè a varcare quei confini oltre i quali perde significato il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline: la danza, il teatro, la filosofia, la letteratura si rivelano per quello che sono, una serie di rappresentazioni che attingono ad una comune domanda di senso.
La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro è una serie di ritratti d’autore, di racconti dedicati ad alcuni artisti, performer, filosofi, studiosi che, negli ultimi dieci anni, hanno condiviso con Teatro Akropolis un tratto del loro cammino.
Il progetto prende forma proprio in questo momento in cui il teatro è chiamato a proporre una prospettiva di lavoro parallela (ma non alternativa) alla produzione di lavori dal vivo. La proposta è quella di un’alternativa alla ripresa video della performance, è un progetto che raccoglie tutte le ramificazioni letterarie, poetiche e iconografiche che procedono dall’incontro e dal confronto dei protagonisti di ciascun film con la scena e con l’atto performativo.