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[vc_row el_class=”catalogo”][vc_column width=”1/3″ el_class=”center”][vc_single_image image=”7225″ img_size=”medium” alignment=”center” onclick=”link_image” css=”.vc_custom_1542973234541{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_btn title=”Leggi l’indice” style=”outline” shape=”square” color=”danger” size=”xs” align=”center” i_align=”right” i_icon_fontawesome=”fas fa-file-pdf” add_icon=”true” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.teatroakropolis.com%2Fwp-content%2Fuploads%2FIndice-Gioco-e-sapere.pdf||target:%20_blank|”][vc_btn title=”Torna alla collana” style=”outline” shape=”square” color=”black” size=”xs” align=”center” i_icon_fontawesome=”fas fa-angle-double-left” add_icon=”true” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.teatroakropolis.com%2Fakropolislibri%2Fstudi%2F|||”][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Roberto Cuppone, Gerardo Guccini, Roberto Pellerey, Enrico Pitozzi[/vc_column_text][vc_column_text]

(a cura di Clemente Tafuri e David Beronio)

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Gioco e sapere. Forme di un teatro senza scena

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  • AkropolisLibri, 2016
  • pp. 100
  • ISBN: 9788890454738

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12 € 11,40 € (sconto 5%)

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Dalla nota introduttiva di Clemente Tafuri e David Beronio:

Questo libro nasce da un incontro realmente avvenuto. Gli autori hanno riflettuto su alcuni concetti che hanno ispirato l’opera di un pensatore e di un artista, Alessandro Fersen. Essi hanno guardato al suo lavoro riflettendo sul tempo presente, su altri artisti, e non solo, che oggi indagano gli stessi temi con la stessa passione e la stessa determinazione. E qui il grado di pericolo è molto alto. Perché le questioni poste da Fersen non hanno nulla di rassicurante. Esse conducono, attraverso una sottesa trama di corrispondenze, a interrogarsi sul senso non solo del fare arte, ma sul senso della condizione umana di fronte a esperienze capitali. La sua opera, per chi accetta la sfida e si apre all’incontro, interroga con la stessa efficacia chiunque. Sembra chiedere chi sei, velando la risposta e lasciando a ognuno di noi la responsabilità di riconoscersi, incamminandosi tra gli alberi, sotto quella trama.
Il convegno Gioco e sapere. Forme di un teatro senza scena è stata anche la prima azione di un progetto dedicato proprio a Fersen, il Centro Studi Alessandro Fersen, nato per volontà dei direttori di Teatro Akropolis, di Ariela Fajrajzen figlia di Alessandro Fersen e della Fondazione a lui dedicata.
Questo libro è un inizio, dunque, ma anche il frutto di un lavoro già condotto fino ad un punto significativo. Racconta un incontro già accaduto e al tempo stesso ne propone uno nuovo.

Con uno scritto di Alessandro Fersen.

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