Per la prima volta in liguria, il Teatro delle Moire porta a Teatro Akropolis il suo ultimo lavoro, PlayRoom, proseguendo l’approfondimento di tematiche che muovono la sua ricerca: l’identità, l’infantilismo contemporaneo, la dissoluzione della figura paterna. Tre adulti giocano a fare i bambini che giocano a fare gli adulti. Rielaborano frammenti di memoria sotto forma di oggetti, costumi, suoni. Con continui cambi d’abito a vista, saltando di ruolo in ruolo, divertendosi col play-back di cine-spezzoni: Velluto Blu, Inseparabili, Il nastro bianco, Via col Vento, Il Signore delle mosche, qualcosa di più di una citazione. In un kindergarten dai toni cupi sperimentano la violenza, il sopruso e il potere, svelando dall’interno le contraddizioni del mondo adulto. Una candida stanza dei giochi, su cui spiccano i tratti neri di una crudeltà senza tempo.
Ascrivere ad un genere teatrale canonico Playroom non sarebbe facile, ma forse anche inutile. Non lo si può definire uno spettacolo di teatro-danza, né di mimo e, forse, più che di attori, è meglio parlare di performer. […] Più semplicemente direi che Playroom è uno spettacolo godibile e sconcertante. [Claudio Facchinelli – Persinsala]
Scrittura scenica e regia Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani
Creazione e interpretazione Gianluca De Col, Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani
Dramaturg Renato Gabrielli
Assistenza al progetto Celeste Sergianno
Costumi Teatro delle Moire, Antonella Vino
Disegno luci Paolo Casati
Organizzazione Anna Bollini
(foto Lucia Puricelli)